Descrizione
Il millefiori di Antrodoco – San Polo viene prodotto dalle api attraverso la bottinazione su tantissime essenze tipiche di un ambiente pedemontano dove la flora è quella selvatica del nocciolo, del salice, del ciliegio e a fine stagione del castagno e del timo. In questo areale non esistono coltivazioni di alcun genere, i prati sono lasciati per il foraggiamento di equini e ovini, e i boschi di castagno del Marrone Antrodocano sono a distanza tale da dare al miele un leggerissimo sapore amaro.
Note dall’analisi sensoriale
Questo miele ha un’intensità olfattiva media con evidenti note solforate e valerianiche. L’analisi aromatica e gustativa ha
la stessa intensità di quella olfattiva e, in un complesso di fruttato, aromatico e vegetale, prevale la sensazione chimica
fenolica e acetata. Le sue caratteristiche olfattive fanno propendere per la presenza di nettare di timo serpillo o vulgaris. Il miele ha un’intensità della sensazione dolce media mentre è poca quella acida e salata ed è assente quella amara.
Abbinamenti – l’apicoltore consiglia Servito come dessert, su una fetta di pera Williams e un cucchiaio di ricotta locale di mucca
Il Territorio
Antrodoco è una cittadina di 3000 abitanti sulla via Salaria tra le pendici dei monti Terminillo (2217slm), Giano (1881 slm) e Nuria (1888 slm). E’ stata luogo della prima battaglia del risorgimento italiano (7/9 Marzo 1821), tra le bellezze architettoniche spicca la chiesa di Santa Maria extra moenia dove si ritiene sia il Centro d’Italia.
L’apicoltore
Rinaldo vive ad Antrodoco e svolge l’apicoltura dal 1999, è presidente e fondatore dell’Associazione Apicoltori dell’Alto Lazio, esperto apistico e coordinatore del Progetto di Miglioramento dell’Apis mellifera ligustica, seleziona api regine, svolge programmi di ricerca con vari enti.
Gestisce circa 190 alveari posti tra Rieti,Antrodoco, Cittareale, Micigliano e L’Aquila.
L’Apiario
Località: Antrodoco – Zona:San Polo, altitudine:720 s.l.m.
Allevamento stanziale di circa 30 alveari inserito nel Progetto di Miglioramento Territoriale della Ligustica.
Produzione media 12kg / alveare.
L’Apis mellifera ligustica (Spinola 1806)
In provincia di Rieti è in essere un progetto, il primo del genere in Italia, di recupero, tutela e valorizzazione dell’ape
autoctona italiana, l’Apis mellifera ligustica. L’areale di Antrodoco è stato bonificato nel 2014 ed è tornato ad essere un luogo dove la ligustica può accoppiarsi in purezza.
Recensioni
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